AMARANTO NEL CUORE

AMARANTO NEL CUORE

18 aprile 2013

UNA SCONFITTA CHE NON FA MALE

Cinque partite al termine, un punto di vantaggio da difendere per raggiungere la promozione diretta senza passare dalla forca dei play-off. Un punticino da difendere con le unghie e con i denti per regalarci un sogno. Il destino è nelle nostre mani: se le vinciamo tutte è serie A. E allora perché non provare l'impresa? Le premesse ci sono tutte: una squadra forte, un gruppo unito, un ambiente caldo.
La sconfitta con il Novara non deve scalfire le nostre sicurezze, deve scivolarci addosso e via, pronti a ripartire ancora più carichi di prima.
Sia chiaro, perdere non fa mai piacere, ma motivi per essere positivi anche al termine di questa giornata di campionato ci sono eccome: i veronesi avevano inquadrato questo turno come quello ideale per il sorpasso, forti di un impegno casalingo abbordabile con il Cittadella e vista la nostra sfida con il Novara, la squadra più in forma del torneo. Invece eccoli lì, ancora dietro di noi, costretti ad inseguirci.
Certo, avessimo battuto i piemontesi il sogno sarebbe stato più vicino, ormai quasi a portata di mano, ma quanti di noi avrebbero messo la firma per essere ancora al secondo posto dopo il doppio impegno con Varese e Novara? Lo scoglio più difficile da superare forse è passato, ma la strada da fare è ancora dura, durissima, a partire dalla sfida di Grosseto. C'è chi dirà: "ma il Grosseto è già retrocesso, quelli sono già tre punti da mettere in conto". Mentalità più che mai sbagliata. I maremmani non ci stenderanno certamente tappeti rossi: non dimentichiamoci che a Grosseto non hanno ancora assorbito la cocente sconfitta nei play-off del 2009 e non vedono l'ora di giocarci un brutto scherzo.
Da qui alla fine non aspettiamoci regali da nessuno: contiamo solo sulle nostre forza, contro tutti e tutto. Come piace a noi livornese.

Davide Lanzillo

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