E la sorte sembra conoscere bene la nostra indole un po' piratesca e ribelle: basta ricordarsi di quel Milan - Livorno del 2004, che segnava lo storico ritorno in serie A dopo 55 lunghissimi anni. Allora lo scherzetto ai campioni rossoneri riuscì perfettamente, scrivendo una delle più belle pagine della storia dei colori amaranto.
Adesso, nove anni dopo, analogie sembrano ripresentarsi: dopo tre stagioni di purgatorio le porte del Paradiso si sono aperte nuovamente, grazie ad una squadra che ha saputo far innamorare una città, riportando quell'entusiasmo e quel senso di appartenenza che si respiravano in quegli anni magici. Niente a che vedere con il clima che caratterizzò il ritorno in serie A del 2009, con una stagione che iniziò tra le polemiche e le indifferenze, preludio del triste epilogo finale.
Oggi sembra essere tornati indietro di un decennio: in campo non ci sono più i vari Protti, Lucarelli, Balleri, Doga, ma il loro spirito guerriero ha trovato degni eredi in Luci, Dionisi, Paulinho, Emerson, Schiattarella, Mazzoni. Allora era nato un ciclo che culminò con la storica partecipazione alla coppa UEFA, adesso la sensazione è che un altro stia germogliando.
A noi tifosi e alla società il compito di non intaccare questa atmosfera di ritrovata baldanza e fierezza: solo così potremo rivivere ancora pomeriggi e notti magiche. Magari chissà, proprio a partire da quel Livorno - Roma...
Davide Lanzillo