AMARANTO NEL CUORE

AMARANTO NEL CUORE

18 agosto 2013

Coppa Italia amara: Livorno già fuori

Punto uno: non è il caso di fare tragedie e dipingere panorami catastrofici, come già qualcuno sta iniziando a fare.
Punto due: è evidente che a questa squadra serve qualche rinforzo di valore, in grado di far compiere un salto di qualità. 
Punto tre: mettiamoci già in testa che questa sarà una stagione di sofferenza, in cui inevitabilmente le sconfitte saranno più numerose delle vittorie; il nostro obiettivo è raggiungere il quartultimo posto, non lottare per l'Europa. 
Premesso tutto questo, è chiaro che perdere non fa mai piacere, nonostante la Coppa Italia abbia smarrito ormai da tempo qualsiasi fascino. Non fa piacere anche perché di fronte c'era il Siena, squadra non proprio simpatica da queste parti, squadra che risulta sempre indigesta ai colori amaranto. La sconfitta, comunque, non rappresenta lo specchio fedele di quanto visto sul terreno di gioco: il risultato sarebbe potuto essere ben diverso se Paulinho non avesse fallito almeno due comode occasioni da rete e se la traversa non si fosse opposta ad una punizione calciata dallo stesso brasiliano. Non che la prestazione sia stata scintillante (anche perché con il caldo che aleggiava sul Picchi sarebbe stato impossibile), ma è stata quanto meno ordinata e propositiva, con la stessa voglia di giocare che ha caratterizzato il Livorno 2012/2013. 
La sconfitta ha però almeno il merito di far drizzare le antenne in società: servono rinforzi e non c'è più tempo per attendere. Dove servono i rinforzi? Beh, un po' in tutti i reparti. La dirigenza sembra esserne consapevole, dando la caccia a un difensore, a due centrocampisti e a due attaccanti. Quello che stupisce, però, è che sembra non esserci una particolare attenzione nella ricerca di un esterno sinistro: Gemiti e Lambrughi sono due buoni giocatori e due professionisti esemplari, ma siamo sicuri che siano in grado da soli di reggere l'urto della serie A?!
Restano soltanto due settimane di tempo per completare la rosa della squadra: adesso la società deve dare prova di serietà e di impegno, per far sì che le critiche di una parte della tifoseria non diventino le critiche di tutti.

Davide Lanzillo

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