AMARANTO NEL CUORE

AMARANTO NEL CUORE

27 maggio 2013

E' FINALE!

Mammamia che sofferenza. Da sentirsi male. E chi se l'aspettava una partita così tirata?! Il fragile e volubile Brescia visto in precedenti occasioni si è trasformato improvvisamente in una belva inferocita, capace di metterci alle corde nel corso del primo tempo e di pungerci nella ripresa quando ormai la sua spinta sembrava svanita. 
Minuti di vero e proprio terrore sono stati quelli trascorsi dalla rete di Corvia al pareggio del solito Paulinho. Dieci minuti in cui il mondo ci stava crollando addosso: uscire dai play-off dopo aver disputato un campionato del genere e per di più contro una squadra che ha totalizzato ben 18 punti meno di noi no, non era possibile. E infatti per una volta c'è stata giustizia: quello che la sfortuna ci ha tolto in un paio di occasioni (vedi la traversa colpita da Paulinho e il palo di Emerson) ce lo ha restituito in occasione della punizione vincente che è valsa il passaggio del turno, con la decisiva deviazione della barriera che ha messo fuori gioco Arcari.
E adesso sotto con l'Empoli: andiamoci a prendere quello che ci spetta. Già, perché spetta a noi coronare il sogno. A più riprese si sentono provenire voci da Empoli che sostengono che siano loro a meritarsi la promozione, in quanto evidenziano come dalla decima giornata in poi siano loro la squadra ad aver fatto meglio. Mah... Forse si scordano che il campionato è fatto di 42 giornate e non di 32, che i punti valgono a settembre come a maggio, che se hanno avuto un inizio di stagione orrendo è stato solo per demerito loro. 
Si dirà: "ma a inizio campionato avevano un sacco di infortunati". Vero, ma gli infortuni nell'arco di una stagione così lunga capitano a tutti. E allora cosa dovremmo dire noi che è da marzo che giochiamo con quello che era stato universalmente riconosciuto come il giocatore più forte della serie B? Eppure anche senza Siligardi abbiamo continuato ad andare avanti, a giocarcela fino in fondo, sfiorando addirittura la promozione diretta. 
Infine vorremmo manifestare la nostra più sincera vicinanza alla famiglia del giovane supporter bresciano deceduto nel tragico incidente avvenuto poco prima dell'alba: perchè la morte non ha colori.


Davide Lanzillo

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