AMARANTO NEL CUORE

AMARANTO NEL CUORE

23 maggio 2013

BUONA LA PRIMA!

E la prima è andata. Un pareggio preziosissimo che ci consente di avere a disposizione due risultati su tre anche nella partita di ritorno. Un importante passo verso la finale è stato compiuto, ma guai ad abbassare la guardia. E' vero che nel match del Rigamonti i 18 punti di differenza tra le due squadre si sono visti tutti, soprattutto nella ripresa, ma lasciar cadere il livello della concentrazione potrebbe rendere le cose più complicate del previsto. Squadra e tifosi devono affrontare la partita con il Brescia allo stesso identico modo di come venne vissuta appena due settimane fa: con quello stesso entusiasmo travolgente, con quella stessa determinazione feroce, con quella stessa voglia di far sentire sconfitti i lombardi fin dal loro ingresso in campo per il riscaldamento. Ci rivuole quello stesso stadio, anzi, se possibile un pubblico ancor più numeroso: perché se dopo la sconfitta di Modena avevamo a disposizione un altro treno, adesso dopo questo non ne passeranno più. Perciò saliamoci, visto che sarebbe un peccato enorme non coronare questo fantastico cammino, visto che nessuno più di noi (come dimostra chiaramente la classifica) meriterebbe il salto di categoria, a discapito delle tanto decantate Empoli e Novara.
La speranza è che questi play-off vengano degnamente gestiti dalla classe arbitrale. Sorvoliamo sulla svista colossale che ha provocato l'inesistentissimo calcio d'angolo da cui è scaturita la rete del vantaggio bresciano (in fin dei conti una valutazione errata è stata commessa anche a nostro favore, con l'intervento di Lambrughi che poteva essere punito più severamente che con il giallo), ma quello che lascia più perplessi sono stati i minuti di recupero concessi dal mai simpatico Ciampi:  sei. Sei minuti in un secondo tempo in cui le interruzioni non sono state molte, tolti i cambi effettuati dalle due squadre. Allora, tenendo lo stesso metro di giudizio, quanti ne sarebbero dovuti essere assegnati nella partita di Modena?! 12?!14?! E invece ne furono dati solo 5, in una partita in cui si giocò la metà di ciò che si è giocato a Brescia. Mah. Se certi errori in valutazioni di situazioni di gioco possono essere anche ricondotti alla buona fede, certe decisioni lasciano senza parole. 



Davide Lanzillo
Domenica semifinali di ritorno - A 90' dalla finale promozione

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