AMARANTO NEL CUORE

AMARANTO NEL CUORE

1 aprile 2014

UN PUNTO CHE GRIDA: IL LIVORNO NON E' MORTO!

Chi lo avrebbe mai detto! Sotto di due reti all'intervallo contro l'Inter siamo riusciti comunque a strappare via un pareggio: inimmaginabile! Una rimonta esaltante che ci rinfranca dopo le ultime due apparizioni più che deludenti a Torino e a Bergamo. Una rimonta figlia di un Paulinho stratosferico, del talento di Bardi, dello sprint micidiale di Emeghara, di un gruppo che ha saputo non arrendersi. 
Un punto preziosissimo per la classifica, in un turno in cui tutte le altre concorrenti per la salvezza sono uscite a mani vuote, ma soprattutto per il morale: uscire sconfitti avrebbe significato incassare il terzo risultato negativo consecutivo, con il rischio concreto di veder allungare la striscia anche nel successivo turno, vista l'imminente trasferta quasi impossibile sul campo della Juventus. 
Quello conquistato con l'Inter è un punto che grida: il Livorno non è morto. E' una risposta a tutti quelli che già sentenziavano una nostra retrocessione. Che sia dura e che la retrocessione sia qualcosa di possibile e forse anche probabile lo sanno anche i muri, ma da qui a dire che siamo già in serie B ce ne corre. Anche perché è la stessa classifica a non darci affatto per spacciati: la zona salvezza è distante solo un punto. Si dirà: ma il Livorno ha un calendario tremendo di fronte a sé. Vero, ma anche quello del Bologna (squadra che sembra sempre più in crisi) non è che sia molto migliore: nei prossimi quattro turni dovrà affrontare nell'ordine Inter, Parma, Juventus e Fiorentina. Inoltre il Livorno targato Di Carlo ha saputo dimostrare di saper ottenere punti preziosi anche contro le cosiddette grandi del torneo. Non dimentichiamoci infatti che l'Inter non è la prima nobile a venire bloccata sul pareggio da parte del Livorno: anche il Napoli ha dovuto subire tale sorte un mese fa. 
Quindi perché non dovremmo crederci?

Davide Lanzillo

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