AMARANTO NEL CUORE

AMARANTO NEL CUORE

17 febbraio 2013

VIA I FINTI TIFOSI

Mettiamo subito le cose in chiaro: se a fine stagione ci dovesse essere da festeggiare, certa gente non si azzardi a salire sul carro dei vincitori.
Abbiamo una tifoseria che si divide nettamente in due tronconi: da un lato abbiamo il cuore della curva, sempre presente e sempre vicino alla squadra, che canta ancora con più forza nei momenti di difficoltà; dall'altro abbiamo gli schizzignosi, quelli che vengano solo se la squadra vince e se in cielo splende il sole, quelli che non perdono occasione di criticare tutto e tutti, quelli che abbandonano lo stadio quando mancano ancora dieci minuti al termine della partita solo perchè la nostra squadra è passata in svantaggio. Beh, per questi "tifosi" basta un solo aggettivo per essere descritti fedelmente: ridicoli.
Ormai c'è qualcuno che dà per scontato che quando il Livorno gioca in casa debba per forza vincere ogni volta, come se noi fossimo il Barcellona e gli avversari dei poveri sprovveduti venuti a fare una scampagnata.
Abbiamo perso due partite di seguito, e allora?!? Analoga sorte è toccata anche al Verona, con la conseguenza che il vantaggio sulla terza è rimasto immutato; per non parlare poi del vantaggio abissale rispetto al gruppo delle squadre in lotta per i play-off. Eppure c'è chi critica, chi se la prende con quel giocatore o con l'altro, sempre però pronto a decantare le lodi di qualche calciatore avversario. Mah...classifica alla mano sono gli altri che dovrebbero invidiarci i nostri giocatori. Chissà come mai, però, l'erba del vicino è sempre più verde, anche quando i numeri parlano chiaro.
Provate a chiederlo ai nostri "cari amici" spezzini se vorrebbero invertire la loro situazione con la nostra: farebbero i salti di gioia, farebbero carte false per essere al nostro posto. E come loro i tifosi di qualsiasi altra squadra di serie B, eccezion fatta naturalmente per il Sassuolo.
Ma nella Livorno degli incontentabili c'è chi trova il coraggio di abbandonare gli spalti alla rete del 2-1 modenese, quando ancora il cronometro dice che la partita è tutt'altro che finita. Vergogna.
E allora sorge spontanea un'amara riflessione: c'è chi non si merita una squadra seconda in classifica.
 
Davide Lanzillo

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