AMARANTO NEL CUORE

AMARANTO NEL CUORE

8 dicembre 2013

PAREGGIO PRESTIGIOSO, MA CHE RAMMARICO...

Questo è il Livorno che vogliamo vedere: quello con la faccia cattiva, che non ha paura degli avversari, che ci mette grinta, anima e cuore. Quel coro "vi vogliamo così" che si alza dalla Curva Nord al termine del match racchiude tutto. Già, perché in appena sei giorni siamo passati dalla prestazione scialba e incolore di Verona a quella gagliarda e propositiva contro il Milan. Una metamorfosi.
Alla fine è arrivato un pareggio prestigioso, che lascia comunque un po' di amaro in bocca. Non solo perché la rete rossonera del 2-2 è arrivata a pochi minuti dal fischio finale, ma in quanto più volte il Livorno ha avuto l'occasione di andare sul 3-1 e uccidere la partita, dando il colpo letale ad un Milan messo in difficoltà dalla corsa e dalla determinazione degli amaranto. Il colpo del KO non è però arrivato e la squadra di Allegri ha trovato la rete del pareggio nell'unico modo possibile: con la giocata del suo uomo-simbolo, quel Balotelli in giornata decisamente positiva, che per poco non trova anche la terza rete con un bolide dalla distanza che va a schiantarsi sulla traversa. Ma sarebbe stata un'ingiustizia. Se c'era una squadra che avrebbe meritato la vittoria, quella sarebbe stata infatti senza dubbio il Livorno: maggiore il numero di occasioni, maggiore la determinazione, maggiore la voglia di vincere. Il Milan invece è apparso pressoché Balotelli-dipendente: le minacce verso la porta di Bardi sono arrivate solo dai suoi piedi. Per il resto il nulla.
Tuttavia il bicchiere risulta essere decisamente mezzo pieno e non mezzo vuoto: quel che contava maggiormente era infatti vedere una reazione dopo la peggior partita dell'era-Nicola e la reazione c'è stata eccome. Dopo la partita con il Chievo un po' di perplessità erano subentrate in tutti noi, ma anche stavolta la squadra ha dimostrato di non smarrirsi, di saper riprendere la propria strada, come già accaduto in altri periodi di difficoltà. E' questo che ci dà speranza e un po' di ottimismo per il futuro, consapevoli che i momenti di sofferenza sono dietro l'angolo in un campionato così duro quale è la serie A. L'importante sarà saper rialzare sempre la testa, non perdere mai la voglia di lottare e di crederci. Ogni partita sarà una battaglia ed è con questo spirito che la squadra dovrà scendere in campo ogni volta ed in ogni stadio. E' quello che dovrà accadere anche domenica all'Olimpico contro la Lazio, sfida che per i livornesi non sarà mai una partita qualunque...
Davide Lanzillo

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