AMARANTO NEL CUORE

AMARANTO NEL CUORE

26 settembre 2013

Il Livorno non cede

Tanta, tantissima sofferenza. Troppa? Forse, ma la serie A è questa. Scordiamoci partite dominate dall'inizio alla fine come poteva accadere tra i cadetti: in A qualsiasi partita ci farà sudare, l'importante però sarà saper soffrire, proprio come avvenuto con il Cagliari. Strappare un punto in partite come queste è oro colato, nonché un messaggio forte mandato a tutte le nostre avversarie: per batterci dovrete faticare, e neanche poco. 
Segno evidente della solidità amaranto è costituito dal numero dei gol subiti: appena 4 in cinque partite, dato che mette il Livorno sullo stesso livello di Napoli e Juventus, dietro solamente a Roma e Inter. Paradossalmente la squadra di Nicola sembra subire meno in serie A rispetto a ciò che accadeva lo scorso anno in B. Merito senza dubbio di qualche nuovo innesto, ma soprattutto del lavoro dello stesso Nicola, che ha saputo adattarsi immediatamente alla nuova realtà apportando accurate modifiche nel suo sistema di gioco. Emblematico è a riguardo il confronto con un'altra delle neopromosse, il Sassuolo: i neroverdi hanno deciso di affrontare la serie A allo stesso modo con cui hanno affrontato la serie B, giocando le partite troppo a viso aperto e senza attuare accorgimenti difensivi più oculati. Il frutto di questa scelta si traduce in appena un punto in cinque giornate, con la bellezza di 16 reti subite. 
Naturalmente siamo solo a inizio stagione e tutto può cambiare nell'arco di breve tempo. Tuttavia il Livorno attuale fa ben sperare, forte di questi numeri e, soprattutto, di un gruppo coeso che non abbandona mai la battaglia e che anzi sembra unirsi ancor di più nelle difficoltà. E' questo spirito che sta facendo del Livorno una squadra rognosa per tutti; è questo atteggiamento che ha permesso di conquistare punti contro avversari che, sulla carta, sono superiori agli amaranto, come Catania, Genoa e Cagliari. 
Adesso ci aspettano due impegni consecutivi in trasferta, di cui uno molto difficile (a Verona) e uno pressoché proibitivo (a Napoli). Se tra queste due sfide arrivasse un punto sarebbe già un buon risultato, ma chissà, magari questo Livorno vuole stupirci ancora...

Davide Lanzillo

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